Come per lo sport uno degli aspetti importanti di una lezione scolastica è quello ludico.
Senza una qualsivoglia forma di gioco e divertimento anche una grande lezione diventa inutile, o meglio fine a se stessa, in quanto l’ascoltatore dopo i famosi 10/15 minuti perde l’interesse e ancor più l’attenzione.
Questo si amplifica nelle aule scolastiche dove l’utenza spesso è portata a considerare ed interessarsi a cose e argomenti che non sono certamente le battaglie napoleoniche o i Sonetti di Foscolo.
La riflessione, che ha trasformato nel tempo la mia didattica, nasce dallo sport che nella pratica si compone di una prima fase di riscaldamento, a cui seguono un lavoro isotonico, poi uno aerobico (così definita nella ginnastica aerobica) ed infine l’ultima fase di defaticamento.
Proprio riflettendo su queste fasi ho organizzato le mie lezioni in modo da raggiungere quelli che Howard Gardner definiva le intelligenze multiple.
Secondo questa teoria infatti esistono sette forme di “rappresentazione mentale” quali:
- Intelligenza linguistica caratterizzata da una sensibilità per il significato delle parole e per le funzioni proprie del linguaggio
- Intelligenza logico-matematica caratterizzata dalla capacità di condurre ragionamenti molto lunghi riuscendo a ricordare e coordinare i diversi passaggi di cui si compongono.
- Intelligenza musicale caratterizzata dall’apprendere attraverso il canto e la musica e a trasformare tutto in schemi musicali, insomma “pensa in musica”.
- Intelligenza spazio-visiva caratterizzata dalla propensione verso le arti visive, di chi ha un buon senso dell’orientamento, di chi non ha difficoltà nella realizzazione di mappe, diagrammi e carte geografiche.
- Intelligenza cinestetica caratterizzata dall’apprendimento attraverso le esperienze concrete che interessano tutto il corpo (e le sue parti).
- Intelligenza Interpersonale caratterizzata dalla capacità e competenza nello stabilire relazioni e a comprendere gli altri
- Intelligenza Intrapersonale caratterizzata da una forte personalità ma che preferisce tenere in isolamento, privilegiando attività di tipo individualistico.
Nel corso dei sui studi, lo psicologo e docente statunitense ha aggiunto altre due tipologie quella naturalistica e quella esistenziale.
Partendo da questo studio e connettendolo alla riflessione sulle fasi dello sport ho organizzato il tempo scuola di una lezione suddividendola come segue:
La mia esperienza mi porta a dire che come le intelligenze sono multiple anche gli strumenti, i supporti e le metodologie devono essere diversificate.
L’alunno in questo modo riesce a recepire e a comprendere l’argomento in vari modi e sicuramente troverà, tra quelli proposti dall’insegnate, quello più adatto alla sua intelligenza.
Certamente non affermo che sia l’organizzazione perfetta, durante il mio percorso però ho potuto constatare che sicuramente è stata la più proficua, anche (e soprattutto) se nella classe sono presenti alunni con difficoltà a livello personale e/o sociale.
Come si dice: provare per credere!
Non dovranno mancare successivamente momenti di confronto, dibattito, prove non valutative, rielaborazione condivisa e, ovviamente, verifiche…ma questo è un argomento di cui parleremo prossimamente…
Nella categoria Materiale didattico troverete a breve i video e gli elaborati utilizzati durante alcune delle mie lezioni di storia.
Buona lettura!
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