– Divertimento e competenze –
Saper parlare, esporre in modo corretto un concetto, sostenere la propria tesi ed avere la competenza oratoria non è scontato.
La scuola insegna come scrivere, far di contro, analizzare,valutare e parlare ma l’oratoria, l’arte del parlare rivolgendosi a un pubblico su argomenti d’interesse collettivo, non è spesso contemplata.
I programmi disciplinari alcune volte imbavagliano, stingono i tempi su conoscenze già affrontate in altri ordini di scuole lasciando indietro competenze che potrebbero essere sviluppate in modo più adeguato ed utile in un virtual-world in continuo movimento dove anche l’arte oratoria è divenuta indispensabile.
Il Dabate, oramai utilizzato in molte scuole,aiuta a formarsi un’opinione, sviluppare competenze di public speaking e di educazione all’ascolto, autovalutarsi, migliorare la propria consapevolezza culturale e l’autostima
ma non è l’unico “mezzo” del quale possiamo avvalerci nella scuola.
Spesso le idee vengono dagli stessi studenti.
Ho sempre sostenuto che l’insegnate ha il dovere professionale, ed oserei dire morale, di ascoltare i propri alunni.
Non un ascolto fine a sé stesso ma un ascolto attivo, basato sull’accettazione e l’empatia, stabilendo quel contatto autentico che può diventare base per relazioni arricchenti ed efficaci.
All’interno del contesto scolastico, sentirsi ascoltati e accolti aiuta ogni ragazzo a sentirsi parte integrante del gruppo, a superare possibili difficoltà e migliorare il clima di classe.
L’ascolto attivo permette di promuovere gli interessi, i bisogni formativi e i punti di forza degli studenti, sostenendo e aiutando il loro apprendimento.
Questo è il motivo per il quale cerco sempre di ascoltare le richieste che nascono dagli interessi, dalle curiosità e dalle passioni dei miei alunni.
E’ stato così che in un giorno qualunque, di una lezione qualunque un mio studente ha proposto una nuova attività: realizzare dei podcast.
Certamente l’obiettivo dell’alunno X non era didattico né metodologico, ma la sua proposta aveva colpito la mia attenzione.
Realizzare podcast a scuola!
Mi sono informata…perché il docente non sa tutto, non sa fare tutto, non conosce tutto ma può e deve informarsi, formarsi continuamente, crescere insieme ai suoi alunni.
Come afferma Luca Raina in un articolo semplice e pratico, questa metodologia è stata dapprima adottata negli Stati Uniti e successivamente in Italia, caratterizzandosi come metodologia innovativa, inclusiva, digitale e sfidante che, sfruttando l’audio, consente agli alunni, soprattutto a chi ha difficoltà di lettura e scrittura, di mettere in gioco le proprie capacità senza sentirsi penalizzato.
Sicuramente la realizzazione di un podcast come attività didattica permette agli studenti di :
- migliorare l’uso l’arte della lingua orale e scritta
- migliorare la dizione
- usare efficacemente il tono della voce e acquisire confidenza con l’esposizione orale digitale
- migliorare le competenze nella ricerca di dati ed informazioni
- migliorare le competenze di analisi e sintesi
Ma non solo!
La realizzazione di un podcast ha la capacità di sviluppare anche delle competenze trasversali come
- uso positivo, critico ed efficace di tecnologie
- imparare a gestire la propria emotività
- imparare a lavorare in team
- rispettare regole e scadenze
Prima di iniziare il lavoro
- ho letto attentamente
la “Didattica con il Podcasting e la Web-Tv” di Luca Piergiovanni e Dario Tognocchi, un valido supporto per chi si avvicina per la prima volta a questa metodologia
https://progettotetratic.files.wordpress.com/2014/04/didatticaconilpodcastin.pdf
- ho ascoltato/visto i video su youtube
Successivamente ho stabilito la modalità di attuazione dell’idea progettuale :
- Lezioni introduttive – docente
- Scelta dei nickname – studenti con la supervisione del docente
- Scelta del nome del podcast – gli studenti, attraverso un brainstorming in aula
- Scheda di progettazione podcast (in itinere) – da parte del gruppo studenti
- Scelta dell’argomento da trattare – insieme ai miei studenti
- Divisione dei compiti all’interno dell’argomento scelto e ricerca delle fonti da cui trarre informazioni e notizie- studenti con il supporto della docente
- Approfondimento singolo o di gruppo del materiale raccolto – studenti
- Brainstorming con il materiale raccolto – studenti
- Scrittura del canovaccio con scelta del titolo del podcast – studenti
- Prove di trasmissione in cui si verifica la durata dell’episodio e la qualità del materiale raccolto (con eventuale selezione di ciò che va tenuto e di ciò che va scartato) – studenti con il supporto del docente
- Registrazione definitiva e pubblicazione – studenti con il supporto del docente e di un esperto informatico
Ultimo punto da non sottovalutare sono i criteri, i tempi e i modi della verifica e della valutazione.
Oltre alla valutazione delle competenze disciplinari, il docente deve tener conto :
- dei progressi registrati in ambito cognitivo e relazionale
- della qualità dei contenuti proposti
- dei risultati ottenuti nell’uso della strumentazione di registrazione e dei software per la gestione del sito
- i giudizi degli ascoltatori
Bisogna stabile quindi :
- test per la verifica del progetto (iniziale, in itinere e finale)
- questionario di gradimento finale
- una griglia per la valutazione delle competenze acquisite
- una griglia per la valutazione delle competenze digitali
- una per la verifica degli obiettivi relazionali ed emozionali
Se il tema è l’identità della persona, la sua educazione culturale e giuridica e/o la sua azione civica e sociale è indispensabile utilizzare anche
- una griglia per la valutazione delle competenze di Cittadinanza e Costituzione
Il lavoro degli studenti è ancora in atto ma presto vi comunicherò i link dei podcast e potrete giudicare voi stessi.
Sembra tutto per iniziare questa prossima avventura;
il materiale completo nel prossimo articolo con i podcast!
A presto!
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